Pagine

domenica 25 novembre 2012

SPIATA A CHIAMATA A RACCOLTO!








Approfittando del fatto che dovevo essere già in Veneto per altre questioni, sono andata con il vecchio padre e il fidanzato alla giornata di scambio semi organizzata a Feltre dal bravissimo gruppo di COLTIVARE CONDIVIDENDO.

Non mi aspettavo di vedere tante cose e anche tanta gente e tutta diversa, è stata davvero una festa.
Avrei voluto fare più foto e raccogliere più semi, ma la macchina fotografica si è scaricata dopo qualche scatto e la giornata è stata un susseguirsi di Carrambate, dove ho incontrato vecchissimi amici che pensavo di aver perso e invece per strade diverse abbiamo scoperto di fare lo stesso percorso, e ho pure reincontrato Dora ed Eliana di SpiazziVerdi, il brillante orto comunitario di Venezia, che mi hanno insegnato a piegare la carta per creare una bustina a prova anche dei semi più piccoli (grazie Dora!). Ho  finalmente conosciuto di persona anche l'ormai mitico Mauro Flora, nostro signore dell'agricoltura di recupero...racconterò....
Con tutti questi "amici ritrovati" ho perso un sacco di tempo! Per questo più che una visita la mia è stata una spiata perché avrei voluto parlare a lungo con tutti gli espositori.

Comunque, mio padre ha portato a casa dei semi antichi di fagioli, e del radicchio delle Dolomiti che cercava da tanto ed era felicissimo, io da brava vegana ho preso dei semi di pastinaca,  pianta reginetta della cucina crudista (proviamo anche questa!).

All'ingresso c'era una stupefacente mostra di patate provenienti da mezzo arco alpino: non le ho contate ma penso superassero le 200 qualità. Erano un tavolo di 12 metri tutto pieno di patate... C'erano anche molti tipi di mais, di cui alcuni mio padre si ricordava dalla sua infanzia. Il reginetto, visto anche il luogo, era il fagiolo: personalmente ho lasciato il cuore in una varietà tardiva color lilla, così carina... ma la fila era estenuante, perché le associazioni o i contadini che regalavano i semi stavano anche quarti d'ora a spiegare alle  singole persone come e quando piantare per assicurarsi che questi semi continuassero la loro storia.

Poi oltre ai semi e ai custodi di semi, c'erano per i bambini un sacco di laboratori, c'erano due cestai che spiegavano come si fa a fare un cesto o una sedia, c'era il wwf per la loro lotta contro pesticidi e inceneritori, c'era un suonatore di sega....

Mi è venuta voglia di correre a casa, finire il disbosco dell'orto e dare sfogo al mio neo-nato bisogno di biodiversità...Penso contatterò a breve l'associazione La Pimpinella che sta facendo questo lavoro qui in Vallagarina, e penso ci trascinerò tutto il gruppo di OrtiCorti che oggi mi è mancato molto.


Altre due cose: la festa era a rifiuti zero, quindi se volevi bere la tisana dovevi esserti portato il bicchiere da casa!
Arrivati alla stazione dei treni di Feltre, il bar/giornalaio aveva una parete di libri usati in vendita a 1 o 2 euro e mi ha colpito perché penso che sia un segno che le cose stanno davvero cambiando, sta emergendo una idea di società diversa e infatti quello che ha colpito il mio fidanzato della giornata è che era impossibile fare un identikit del visitatore medio della festa dei semi: c'erano famiglie, c'erano persone vecchie, giovani ben vestiti, hippy, colti professori, persone semplici, agricoltori di professione, appassionati, coltivatori da balcone, ...
Magari davvero tutto questo da una nicchia sta diventando davvero la normalità.
E' stato proprio bello...

Angelica

Nessun commento:

Posta un commento